Il Cappero di Pantelleria IGP è una specie tipica dell’omonima isola di Pantelleria, in provincia di Trapani, in cui il terreno di origine vulcanica estremamente arido e il clima caldo e ventoso, sono particolarmente adatti per queste piante. Le origini del Cappero risalgono all’antichità, quando era già molto conosciuto sia per il suo impiego gastronomico che per le sue proprietà benefiche per l’organismo e, addirittura, per le virtù afrodisiache, citate persino nella Bibbia.
Non tutti sanno però che questo gustosissimo ingrediente, non è il frutto della pianta ma è il suo bocciolo!
Il cappero ha un peculiare e forte aroma penetrante che aggiunge sapore a molte pietanze della cucina mediterranea, come la pasta al pesce, e possiede inoltre, notevoli proprietà diuretiche, toniche e digestive.
I capperi di Pantelleria, in particolare, si differenziano dagli altri per un sapore più intenso e deciso, dovuto alla presenza sul terreno lavico di una sostanza proteica denominata glucocapperina, presente in percentuali altissime.
Contengono rutina e quercetina, appartenenti ai flavonoidi, gli antiossidanti naturali, sono, inoltre, un’importante fonte di Vitamina E, rafforzano il sistema immunitario, alleviano il mal di stomaco e aiutano a ridurre i livelli di zucchero nel sangue.
Sono così preziosi che nel 1996 la Comunità Europea ha conferito al Cappero di Pantelleria l’Indicazione Geografica Protetta, per l’unicità e la superiorità di questo prodotto.
In cucina i capperi di Pantelleria sono particolarmente versatili!
Sono ottimi per essere mangiati crudi, ideali per guarnire le tartine, nell’insalata russa e in quelle di riso, negli antipasti come le uova farcite, i crostini con le acciughe, i peperoni e i pomodori ripieni o con il salmone affumicato.
Ma sono deliziosi anche sulla pizza, per insaporire la pasta con olive e acciughe o con “l'ammoghio" pantesco, cioè, pomodoro fresco lavorato con una forchetta e insaporito con un trito di prezzemolo, origano e basilico.
Da provare anche sul pesce e con le carni delicate, come coniglio, pollo e vitello.
Della pianta del cappero non si butta via niente!
Meno conosciute, ma molto buone, sono le foglie del cappero, utilizzate con preparazioni a base di pesce, di carne, o da aggiungere alle insalate. Da provare anche fritte in pastella!
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