La cerimonia del tè

La cerimonia del tè

Secondo la tradizione cinese, il tè non è solo una bevanda ma anche un ingrediente fondamentale della medicina tradizionale cinese.

Il tè è un elemento molto importante della tradizione orientale, ma in particolar modo di quella cinese, dove ha origine la cerimonia del tè, o Gong fu cha (工夫茶, gōngfūchá). 
Per questo popolo il tè infatti, non è solo una bevanda ma anche un ingrediente fondamentale della medicina tradizionale cinese.


Nella cultura cinese preparare il tè non ha come unico scopo quello di consumare la bevanda, ma sono le fasi stesse di preparazione ad avere una profonda importanza. Un rito suggestivo, raffinato, fatto di norme codificate precise e tramandate nei secoli per celebrare momenti importanti
È difficile individuare una data esatta della nascita del tè, secondo la leggenda:

 

Nel 2737 a.C. l’imperatore Shen Nong, che era solito bere acqua calda, si addormentò un giorno sotto un albero da tè e alcune foglie caddero nel suo bicchiere, dando origine all’infuso, da cui l’imperatore rimase inebriato. Da questo momento nacque la bevanda che tutti conosciamo.


Oggi la Cina è il più grande produttore di tè al mondo, e sono molte le varietà pregiate e proprie delle regioni cinesi.
La cerimonia del tè, 工夫茶, gōngfūchá, ha origine nelle province del Fujian e del Guangdong e si è poi diffusa in tutta la Cina e in altri paesi asiatici, come il Giappone e la Corea, assumendo nuove forme e significati. 
La sua origine viene attribuita ai monasteri buddisti, dove il tè veniva consumato per un duplice scopo: mantenere svegli i monaci durante le lunghe ore di meditazione e aiutarli nella ricerca del proprio sé interiore. 
Per i monaci zen la cerimonia del tè è riconosciuta al pari dell’arte, della pittura, della poesia e della calligrafia. Un rituale intriso di profonda spiritualità che attraverso gesti quotidiani portando al raggiungimento della totale calma e consapevolezza interiore.
Secondo i maestri del tè sono necessari 10 anni di studio per conoscere interamente tutti i passaggi della cerimonia!


In cinese gongfucha può essere tradotto come “tè preparato con cura ed attenzione”, mentre cha significa tè, ma anche “armonia tra uomo e natura”, l’espressione gongfu fa invece riferimento “all’impiego di tempo ed attenzione” per compiere un lavoro, e l’ottenimento di abilità e risultati. 
La cerimonia del tè cinese è una vera e propria tradizione culturale, che coinvolge tutte le fasi della preparazione della bevanda, dalla scelta degli oggetti, alla preparazione, al servire, fino al gustare il tè, tutti gesti e regole basati, si presume, sui metodi di preparazione tradizionali antichi, per preparare il tè nel migliore dei modi.
Un rituale estetico, meditativo, che richiede, secondo i testi zen, quattro principi fondamentali:

Rispetto (敬)
Armonia (和)
Purezza (清)
Tranquillità (寂)

Questi quattro principi avvolgono tutto il rituale, dal rapporto tra coloro che prendono parte alla cerimonia, a quello con gli accessori che servono alla preparazione, a quello con il cibo che viene consumato.


Gli strumenti di base utilizzati sono: una piccola teiera o una gaiwan, una tazza, provvista di piattino e coperchio, il cha chuan ovvero una ciotola in cui si posiziona la teiera, il cha hai o una piccola brocca e le tazzine da aroma e da degustazione. Oltre a questi strumenti ci sono anche: pinze, cucchiai di bambù, vassoio da tè, uno o più tea pet, un pezzo di stoffa o un pennello per la cura delle teiere in argilla Yixing.
Prima dell’infusione, gli strumenti devono essere completamente riscaldati con l’acqua calda e il tè sciacquato preliminarmente per eliminare tutte le parti polverose.
Tradizionalmente, i bevitori di tè venivano considerati come un élite culturale della società, in quanto la pratica di bere il tè era considerata espressione di moralità personale, educazione e principi sociali.

 

La cerimonia del tè in Giappone

La cerimonia del tè fu presto esportata in Giappone, dove è diventata una delle tradizioni più caratteristiche ed estetiche della nazione.
Anche qui la preparazione del tè è eseguita seguendo gesti, movimenti rituali molto precisi, secondo i principi di: rispetto, armonia ed immanenza, ma anche di misura e severità, che si convertono nelle rigide norme di preparazione e nell’utilizzo studiato degli oggetti.

La cerimonia del tè giapponese è chiamata Cha no yu, ovvero “acqua calda per il tè”, conosciuta anche come Chadō o Sadō, ovvero “via del tè”, ed è considerata un’arte tradizionale zen.
Nella cerimonia del tè giapponese si utilizza prevalentemente il tè matcha, un tè molto pregiato e particolare, ricco di caffeina, notevolmente eccitante ma dall’alto contenuto di catechine utile al rilassamento mentale.
Questo tè è costituito da una polvere finissima dal colore verde brillante ricavata dalla macinatura a pietra delle foglie di tè
Il matcha non viene preparato in infusione, ma per sospensione, emulsionando la polvere all’acqua. Per questo richiede l’utilizzo di oggetti quali: il chasen, il tipico frullino di bambù e la chawan, la tazza in cui viene preparato. 
Esistono due metodi di preparazione del tè matcha:

  • Il koicha, ovvero il tè denso
  • L’usucha, ovvero il tè leggero 
Il rituale di preparazione è lo stesso per entrambi, ma si utilizza il matcha in diverse quantità, e lo si mescola all’acqua, anch’essa in diverse quantità in base alla preparazione.

 


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