Il Comune di Castagneto Carducci è conosciuto per due motivi: il primo è che si tratta della patria del grande poeta Giosuè Carducci. Il secondo è la grande rivoluzione enologica che a partire dagli anni Ottanta ha stravolto le campagne intorno alla frazione di Bolgheri.
Ma Castagneto è anche il luogo di altre belle storie e una di queste si può ascoltare tra le vecchie viuzze del borgo antico, entrando nella porta con l’insegna dipinta a mano, con una vernice ormai scrostata dal tempo, che recita: “Premiata Fabbrica di Liquori Emilio Borsi dal 1800”.
Questa fabbrica ha visto scorrere entro le sue mura più di 200 anni di storia e tradizioni d’altri tempi, tramandate negli anni.
La storia del liquorificio è legata alla figura del grande poeta Giosuè Carducci, protagonista indiscusso della cultura italiana. Il Poeta, infatti, amico di famiglia, battezzò il nipote di Emilio Borsi a cui diedero il nome di Giosuè.
Si racconta che Carducci apprezzasse moltissimo i liquori Borsi, in particolar modo la China. È proprio la China Calisaja il pezzo forte del Liquorificio Borsi, che tutt’oggi ne preserva i sapori originali.
Fu Francesco Borsi, nell’allora piccola bottega, il primo a crearne la ricetta, estraendola dalla corteccia di China da cui ricavava il chinino, l’unica sostanza in grado di debellare la malaria che in queste zone imperversava.
Oggi, il segreto della preservazione di questi antichi sapori è dovuta alla lavorazione rigorosamente manuale ed a freddo delle materie prime.
Infatti, una volta importata da Equador o Indonesia, gli unici due Paesi in cui cresce spontaneamente, la corteccia della China viene pulita e battuta a mano su un antico mortaio per essere ridotta quasi in polvere. Viene poi messa in infusione con alcool senza glutine, filtrata con anelli a muro e poi stretta in una strettoia (nello stesso modo in cui viene strizzato il vino), una volta trasformata in bevanda viene lasciata a riposare in barrique di rovere, e infine imbottigliata.
In questo modo nasce l’Elixir China Calisaja, nota per essere ottima come stimolante per la digestione ma anche come rimedio contro i sintomi influenzali.
Un altro prodotto molto amato del Liquorificio Borsi è il Gran Liquore del Pastore, un liquore dalle note dolci e delicate, a base di latte, limone e vaniglia. La ricetta del Liquore del Pastore è stato rivisitata negli anni per essere adatto a tutti, usa infatti un latte ad alta digeribilità adatto anche a chi è intollerante al lattosio oltre ad un particolare alcol privo di glutine, proveniente da materie prime naturali.
Il Liquore Amarancia è un altro prodotto unico del liquorificio, che nel 1800 venne impiegato per curare lo scorbuto, una malattia della pelle tipica dei marinai, dovuta alla mancanza di vitamina C.
Il liquore Amarancia ha come protagonista l’arancia amara, prodotta direttamente nei terreni limitrofi del Liquorifico Emilio Borsi, con le loro piante selvatiche risalenti al 1820. Questo particolare liquore possiede un gusto amarognolo derivante dalle arance che lo rende unico e particolarmente digestivo.
Infine, il Liquore di Genziana Lutea, prodotto con la particolare radice di Gentiana Lutea, una radice molto utilizzata nella farmacologia grazie alle sue proprietà antibatteriche, antiossidanti e antiinfiammatorie.
Questa radice cresce solamente a oltre 1500 metri di altitudine nelle Alpi Italiane e richiede una particolare conoscenza per essere tagliata e utilizzata. Tutti i prodotti utilizzati sono senza glutine.
Oggi la Premiata Fabbrica di Liquori Emilio Borsi e portata avanti grazie al lavoro di Anna Maria Costa e Nicola Perrella che la acquistarono nel 1991, ridando vita ad una storia e una tradizione che altrimenti sarebbero state perdute.
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